TUMORE E ALIMENTAZIONE Le 4 regole per non ammalarsi, favorire la guarigione e ridurre le recidive.

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Molteplici studi hanno provato che troppi zuccheri, troppa carne, troppi cibi industrialmente raffinati aumentano il rischio di sviluppare un tumore, mentre cereali integrali e verdure ci proteggono. Ancora pochi studi hanno però affrontato gli effetti dell’ alimentare sulla guarigione, o sulla progressione della malattia. Molti oncologi, alla domanda dei loro pazienti su cosa dovrebbero mangiare, non sanno cosa rispondere. Spesso, la preoccupazione principale è quella dell’eccessivo deperimento dovuto a tumori in stadio avanzato, quindi, senza evidenze scientifiche, si consiglia di mangiare molta carne rischiando di peggiorare la situazione.

Cosa si può consigliare dunque, in base a quel che si conosce oggi, a un malato di tumore ? Una delle conoscenze più solide, ripetutamente confermate, è: chi è in sovrappeso si ammala di più dei vari tipi di tumore, e chi si è ammalato, se in sovrappeso, ha più difficoltà a guarire. Ci sono sempre più indicazioni che sia il grasso depositato all’interno dell’addome il più pericoloso, piuttosto che l’obesità complessiva. Anche i magri con la pancetta hanno un rischio alto di ammalarsi. Un eccesso di grasso depositato nell’addome determina, con meccanismi complessi, livelli più alti nel sangue di glucosio, di insulina, di fattori di crescita, di fattori dell’infiammazione e, nelle donne, di ormoni sessuali, determina un aumento del rischio di cancro, oltre che cardiopatie e diabete. Un sano obiettivo, quindi, è di mandar giù la pancetta: si raccomanda che la circonferenza vita non sia più di 80 cm nelle donne e 100 cm negli uomini. Per chi ha un lavoro sedentario si raccomanda di fare ogni giorno una passeggiata con passo vivace per almeno 30 minuti consecutivi.

In pratica, qual è lo stile alimentare più idoneo per un paziente oncologico per favorire la guarigione e ridurre il rischio di recidive?

1. Tenere bassa la glicemia: sempre più studi evidenziano che chi ha la glicemia alta (pur nell’intervallo di normalità) si ammala di più (ad esempio di tumori della mammella, del cervello, del pancreas) e se si è ammalato ha una prognosi peggiore. Tenere bassa la glicemia, inoltre aiuta a tener bassa l’insulina, e quindi i fattori di crescita. Quindi evitare le farine raffinate (00 e 0), il pane bianco, i dolciumi commerciali, le patate, il riso banco, i fiocchi di mais, la frutta molto zuccherina. Evitare inoltre lo zucchero, lo sciroppo di glucosio e fruttosio, e abituarsi progressivamente a gusti meno dolci. Mangiare invece regolarmente, cereali integrali, meglio se associati a legumi, verdure, semi e frutti oleaginosi.

2.Tenere bassa l’insulina: oltre ai cibi ad alto indice glicemico di cui sopra è meglio evitare il latte (anche scremato), che fa aumentare l’insulina anche se non fa salire la glicemia, e i cibi ad alto contenuto di grassi saturi (salumi, carni rosse, formaggi) che ostacolano il buon funzionamento dell’insulina.

3.Tenere bassi i fattori di crescita: quindi evitare i cibi molto ricchi di proteine animali; anche le proteine vegetali tuttavia sono da mangiare con moderazione: la porzione di legumi, quindi, pur presente in ogni pasto, deve essere piccola.

4.Tenere bassi i livelli di infiammazione: favoriscono l’infiammazione tutti i cibi animali, eccetto il pesce (privilegiare però i pesci piccoli, perché quelli grandi sono molto più inquinati), e lo zucchero e i cibi ad alto indice glicemico. Hanno invece azione anti-infiammatoria i cereali integrali, e molti altri alimenti vegetali, in particolare quelli che contengono grassi omega-3, come i semi di lino, la soia, le erbe selvatiche, e inoltre le cipolle, le mele, e in generale le verdure, con l’eccezione delle solanacee (pomodori, melanzane, peperoni).

Dr Diana Tuccillo

Biologo Nutrizionista