OBESITÀ: LE CONSEGUENZE DEL SENSO DI COLPA

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I dati disponibili concordano nel considerare l’ obesità come conseguenza dell’interazione fra un ambiente obesogeno e una suscettibilità genetica (Kyle et al. 2016). Ciononostante non si riduce la visione sociale che etichetta le persone con eccesso di peso come colpevoli della propria condizione. Il principio “volere è potere”, secondo cui nulla può sfuggire alla persona se davvero lo vuole, è un atteggiamento pregiudiziale che favorisce il fallimento dei trattamenti dimagranti e lo sviluppo di patologie legate all’obesità.

Le persone raggiunte da questi preconcetti hanno maggiori probabilità di sviluppare un disturbo da alimentazione incontrollata, introdurre un elevato apporto calorico e una minore motivazione verso l’attività fisica (Puhl et al, 2016). Per loro sarà più facile aumentare di peso e più difficile ridurlo (Sutin et al. 2013). Questo implica lo sviluppo di complicazioni mediche, dall’ipertensione al diabete, che compromettono la durata e la qualità della vita (Tomiyama et al. 2014).

Un ruolo chiave nel sostenere e veicolare messaggi fuorvianti riguardo al peso e la sua gestione l’hanno i media; il continuo proliferare di approcci fraudolenti contribuisce a creare nel popolo della nutrizione false e illusorie aspettative. È frequente fra le persone in sovrappeso pensare: “Se cosi tante soluzioni esistono, tutte efficaci, ed io non riesco, significa solo che non valgo nulla.”

È dovere di noi specialisti della nutrizione fornire a chi ci chiede aiuto, informazioni certe e certificabili, chiare e inequivocabili sulla natura fisiopatologica dell’obesità, dove l’autocontrollo c’entra poco, se non in un secondo momento quando l’ambiente, induce a cronicizzare il sintomo di un disturbo alimentare.

Con un approccio accogliente verso l’individuo si favorirà la disponibilità ad osservare il problema, riducendo il ricorso disperato ai metodi bizzarri che contemplano, diete di eliminazione, che inneggiano a un alimento o che sbloccano il metabolismo.

Dr Diana Tuccillo